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Misteri

Una volta nel Sannio c’era una grande tradizione di quelli che venivano definiti “Misteri”, il “Dramma Sacro” dove si metteva in scena la vita dei santi. Paupisi era una bella realtà in questo contesto, dove delle persone dopo una giornata di lavoro, si dedicavano a questa attività teatrale. La maggior parte di essi era semi analfabeta eppure riuscivano ad imparare delle parti lunghissime.

 

Nel 1975 ricordo che un gruppo legato alla neonata Pro Loco di Paupisi, volle rimettere in scena “Le Glorie di Sant’Antonio di Padova”, il cavallo di battaglia dei paupisani, avendolo messo in scena molte volte nel corso degli anni. Il problema era trovare un copione in un periodo dove non esistevano fotocopiatrici e quindi era molto difficile trovare qualcuno che ne avesse uno intero. La persona venne trovata, non ricordo chi fosse, ma piuttosto che darlo a qualcuno con la possibilità che non gli tornasse indietro, lo trascrisse a mano e lo consegnò alla Pro Loco. Questo copione venne poi rielaborato e ciclostilato per darlo agli attori. Ho intercettato questo vecchio ciclostile tra le cose di mio padre, l’ho trascritto a computer, ho corretto degli errori, l’ho riletto con alcuni amici, ho riscritto alcune parti che ritenevamo non abbastanza chiare. Il lavoro ottenuto è liberamente scaricabile cliccando qui.

 

Il secondo lavoro editato è dedicato ai Misteri di Gesù Cristo. Tradizionalmente a Paupisi venivano rappresentati due tipi di Misteri, uno sul palco che qui viene pubblicato e un altro messo in scena sotto forma di via crucis vivente con le scene costruite presso vari posti del paese. Inizialmente era solo un riassunto di quello messo in scena sul palco, ma successivamente la via crucis è stata integrata con alcune parti non presenti nell’originale. Il lavoro è liberamente scaricabile cliccando qui.

 

Terzo ed ultimo lavoro editato di cui sono a conoscenza: i misteri di San Pietro e San Paolo. L’originale mi è stato passato dall’amico Nando Izzo ma, purtroppo, era una versione con molti errori, anche sostanziali. Nell’ultima scena viene descritta una conversione ai piedi della croce ma non è indicato il personaggio. La frase detta dal personaggio è stata temporaneamente rimossa in attesa di chiarimenti. Il lavoro è scaricabile cliccando qui.